Auspicando di fare cosa gradita, inizio oggi questa nuova piccola rubrica dedicata alla #carie dentale nella quale andrò ad analizzare anche gli aspetti più "curiosi" ed i falsi miti da sfatare.
La promozione della #salute, ivi compresa quella #orale, rappresenta un fattore di crescita socio-culturale e deve essere basata su interventi multidisciplinari con il coinvolgimento di diversi “attori” (pediatri, neonatologi, odontoiatri, igienisti dentali, insegnanti, genitori, caregiver). Corretti atteggiamenti e comportamenti adottati sin dall’età pediatrica permetteranno al bambino di maturare le decisioni più idonee per migliorare il proprio stile di vita, tutelando così la salute ed andando incontro a scelte che permetteranno un corretto sviluppo psico fisico e, di rimando, anche della salute orale.
Nonostante l’Oms sottolinei che la salute del cavo orale è in netto miglioramento negli ultimi anni, la cariorecettività rimane un rischio che interessa tutte le fasi delle vita di una persona. Le carie dentali sono ancora oggi uno dei maggiori problemi sanitari nei paesi industrializzati, dove interessano dal 60% al 90% i bambini in età scolare e la maggior parte degli adulti. Il problema è molto diffuso anche in Asia e in America Latina mentre sembra meno presente in Africa. I cambiamenti degli stili di vita in corso però fanno pensare all’#Oms che anche molti paesi africani si troveranno presto ad affrontare alti numeri di persone con problemi del cavo orale.
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